Beh, mi sembra che il titolo contenga già tutta la ricetta, ... c'è ben poco da svelare, no?
Ma in ogni caso, lo spunto, per questo articolo, non è tanto per il piatto in sè (o, come al solito, la ricetta specifica), quanto invece per la decorazione dello stesso. Lungi da me voler apparire un'esteta della cucina che non bada poi alla sostanza ed al gusto, ma assegnando il giusto valore alla presentazione, con poco impegno ci si può aggraziare anche il senso della vista.
Quando ho provato per la prima volta questa ricetta mi sono poi ritrovato ad adagiare semplicemente tre fette di filetto in crosta, leggermente sovrapposte, sul piatto bianco e sia che mettessi la crema di castagne da una parte o che la distribuissi sopra le fette aiutandomi con una sac à poche, il risultato rimaneva piuttosto "spento". A nulla era servito posizionare sul piatto anche delle castagne caramellate intere. Il problema era nei colori monotòni, sul nocciola/marroncino. Inoltre, in questo caso, avevo anche valutato di non accostare alcun contorno che potesse completare la portata ed aiutare a bilanciare gli effetti cromatici.
Ecco che non trovando aiuto negli ingredienti per ottenere un buon risultato, anche visivo, mi sono avvalso dell'uso dei fiori, e naturalmente quelli commestibili appositamente in commercio per fini alimentari. Ho quindi posizionato, accanto alle fette, un fiore che assomiglia all'orchidea e dal gusto di cicoria, ed ecco che il piatto si è ravvivato, e il gusto del filetto non è stato assolutamente compromesso dall'aspetto inizialmente poco gradevole.
Il concetto è quindi quello di evitare che una brutta vista pregiudichi la buona riuscita di un piatto, e non certo di coprire un cattivo sapore con un fiore.
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