
Forse, dico io, per la parte finale del
nome c'è effettivamente qualche assonanza, ma non mi spiego quel
“peto” iniziale … eppure, il grande Artusi assicurava che fosse
un ortaggio “non ventoso” (cit.).
Sì, Artusi, il Giuseppe Garibaldi
della cucina italiana, che nel 1891scrive la sua opera, dopo 30 anni
dall'unità di Italia, unificando così anche la cucina.
Probabilmente era molto forte l'aria unificatrice che si respirava a
quel tempo, tanto che il suo “Tortino di petonciani” avrebbe già
potuto chiamarlo “Parmigiana”.
Tornando al petonciano, oggi è
comunque sconsigliato in caso di meteorismo, ma se proprio non ne
potete fare a meno, quali amanti di questo ortaggio, allora ho
pensato ad una ricetta che ne mitigherebbe l'effetto grazie all'uso
di alcune spezie ed erbe aromatiche appositamente scelte per la
funzione contrastante: cumino, semi di finocchio, curcuma, origano.
Il risultato che si ottiene è però
inaspettato, come fosse uno scherzo alla CuocArte, in quanto
si percepisce il gusto di due ingredienti non presenti: limone e menta.
Petonciani al simil-curry.
(se avete presente il pollo al
curry, bene, il risultato di questa ricetta potrebbe anche
ricordarvelo)
Ingredienti:
2 petonciani (vulgaris melanzane)
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino di semi di cumino
1 cucchiaino di curcuma
1 vasetto di yogurt bianco
olio, sale
da accompagnare con una bruschetta
all'origano:
4 fette di pane
1 cucchiaino di origano
Preparazione:
In una piccola ciotola mettere
dell'olio, del sale, del pepe e dell'origano (e dell'aglio, se
gradito), mescolare bene il tutto e lasciare da parte: con questo
condiremo le bruschette che prepareremo alla fine.
Tagliare a dadi la melanzana e metterla
a friggere in una padella con dell'olio. Dopo un paio di minuti
aggiungere il sale e i semi di finocchio e cumino. Quando le
melanzane saranno quasi cotte, aggiungere lo yogurt e infine la
curcuma. Mescolare bene e servire insieme alle bruschette.
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