Plin Plin



No, … sbagliato! … Non si tratta di un diuretico che fa fare tanta Plin Plin!
Gli agnolotti dal Plin sono una vera eccellenza piemontese! … E non sono una specialità di un paese delle Langhe che si chiama Plin.
Plin, in piemontese, è il pizzicotto, ... quell'abile gesto manuale che dopo aver fatto fuoriuscire l'aria in eccesso sigilla il ripieno all'interno della sfoglia. Infatti non ha la classica forma di agnolotto, quadrato e panzuto, ma è proprio a forma di Plin! :-)
La sfoglia all'uovo è sottilissima, più che si può, ... il ripieno, secondo fantasia e gusto, può contenere carni tritate di tutti i tipi, ammorbidite da verdure cotte ed insaporite da affettati e formaggi.
Un'antica tradizione prevede solo la cottura in acqua bollente (o brodo), prima di servirli, senza altro condimento, su un tovagliolo di cotone o di lino. Da provare anche in una tazza ricoperti da un buon vino rosso corposo. Un'alternativa interessante è quella suggerita da un famoso cuoco che li ha serviti in un lungo bicchiere di plastica, il cui coperchio (anch'esso un piccolo bicchiere) conteneva il condimento. In pratica, il commensale versava da sè il condimento sugli agnolotti, richiudeva il bicchiere e agitava (tipo shaker) il tutto, per poi gustare gli agnolotti prendendoli con un lungo cucchiaino di plastica. Create quindi la vostra combinazione di ripieno e di condimento, non scordate il pizzicotto, servite con fantasia e ... buona CuocArte!

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